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Hanna Lutz è una di quelle cicliste che non riuscirebbe a stare un giorno senza pedalare, una cycloaholic. Tedesca di Ludwigsburg, un piccolo paese alle porte di Stoccarda, sulle sponde del fiume Neckar, ha iniziato a pedalare da quando ha memoria, ma non gli è mai stato permesso di usare una bici da corsa. Poi un giorno del 2016 è entrata in un negozio di biciclette e ne ha acquistata una. Troppo grande per lei, ma questo era poco importante. L’importante era pedalare. Vedendola pedalare su quella bici non adatta a lei un suo caro amico ha deciso di farle il regalo più bello: costruirle una bici su misura. Non appena Hanna sale su quella bici l’amore per le due ruote a pedali le invade il cuore e l’anima.

Bici, tante bici, sempre più bici. Quello che l’attira sono le lunghe pedalate, i viaggi e così insieme ad alcuni amici attraversa le Alpi Francesi dalle montagne fino al Mare.

La passione di Hanna è tutto merito delle “amicizie giuste”, ovvero il fatto di aver trovato a Stoccarda un gruppo di amici che condivide la sua stessa passione e il suo stesso modo di guardare il ciclismo: niente tabelle, niente allenatori, solo divertimento, lunghi viaggi in bikepacking e spostamenti veloci con la scatto fisso. 

Hanna non si allena davvero, il suo allenamento sono i 40 km giornalieri per andare e tornare dal lavoro, più le infinite giornate in sella durante il weekend. Più che allenamento lo chiameremmo stile di vita.

Hanna si definisce una vera ciclista, non perché ha una bici scintillante tirata a lucido (su cui, con nostro orgoglio) fanno bella mostra le borse Miss Grape, ma soprattutto perché sente che senza la bici la sua vita sarebbe vuota. Per lei  ogni momento della sua vita coinvolge il ciclismo: andare al lavoro, a trovare gli amici, in vacanza. Non ha mai avuto una macchina, non le serve, basta una bici e un biglietto del treno (e abitare in Germania, Ndr) per raggiungere ogni luogo.

Grazie alla bicicletta e ai viaggi, Hanna ha  incontrato persone fantastiche, ma soprattutto ha scoperto luoghi incantati che non avrebbe mai assaporato allo stesso modo viaggiando veloce in macchina. Una volta, appena scollinato l’Oberallpass in Svizzera, si è trovata di fronte a un magnifico laghetto di montagna, l’acqua limpida e quasi argentea che rifletteva le alte vette che lo circondavano. Sindrome di Stendhal, potremmo azzardare, fatto sta che non voleva più andarsene tanto era bello. Questa è la vera motivazione che spinge Hanna a viaggiare: è la ricerca del bello, del divertimento e della novità. 

Nella sua storia ciclistica ci sono anche delle “imprese”, come il viaggio da Ginevra a Nizza, ovvero la famosissima Route de Grandes Alpes, 684 km, 15 passi alpini e 15.713 metri di dislivello, percorsa  interamente con una bicicletta a scatto fisso.

“Così tanti bei posti, così tanto dolore alle gambe e così tanti grandi amici intorno a me, che penso sia il mio ricordo più bello in bicicletta”.

Hanna è una vera e propria fonte d’ispirazione per chiunque voglia vivere la sua vita  in sella, perchè l’unica cosa davvero importante è pedalare, mangiare un gelato come ricompensa e non togliere mai la Miss Grape Tendril 4.10 dal manubrio, perchè lì dentro c’è l’essenziale per ogni giro in bici, dal commuting casa-lavoro ai grandi giri… perchè quando esci di casa, non sai mai dove ti porta la strada. 

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